Ci occupiamo oggi di un’azienda molto conosciuta per capire come sia opportuno che gli investimenti programmati tengano in considerazione le comunità interessate.
La Fassa Bortolo sta ampliando l’impianto di Artena, in provincia di Roma, che porterà un aumento della capacità produttiva in linea con le domanda del mercato. Su questo l’azienda ha basato il suo bilancio previsionale. Ma anche il Bilancio di Sostenibilità e l’ESG Risk?
Il progetto, infatti, ha suscitato la contrarietà dei comitati di residenti, da cui è nato un lungo contenzioso legale per ora favorevole all’azienda che può proseguire l’opera. Ma notizie dell’ultim’ora informano che si attende un qualche provvedimento della Procura di Velletri su impulso dei comitati. Sta di fatto che la Fassa Bortolo ha interrotto i lavori, almeno provvisoriamente. Approfondiremo tali aspetti nei prossimi giorni con l’azienda ed i comitati.
Senza entrare nel merito del contenzioso vogliamo individuare i possibili antidoti a tali inconvenienti, da adottare in situazioni simili.
I residenti hanno agito soprattutto per la quantità di acqua che l’impianto userà. Ben 146 mila metri cubi di acqua all’anno, che corrispondono al consumo giornaliero di 5000 persone.
Un consumo ritenuto esagerato dagli abitanti del territorio dove l’acqua già di per sè rappresenta un problema, con le tante irruzioni imposte da Acea ATO2 e i razionamenti per via della siccità.
Cosa ha fatto Fassa Bortolo per mitigare l’impatto?
Intanto ci chiediamo se il rischio d’impatto sia stato individuato mediante gli appositi IRO (Impatti, Rischi, Opportunità) inseriti nel Bilancio di Sostenibilità degli anni precedenti. Poi quali siano state, una volta manifestatasi la contrarietà dei residenti, le azioni correttive pianificate per mitigare gli effetti negativi dell’impatto sulle Comunità interessate.
Investimenti in ambito ESG di Fassa Bortolo
Ci viene in mente per primo un investimento di azienda, Comune ed Acea ATO2 di 10 milioni di euro sulle condutture dell’acquedotto che perde circa la metà dell’acqua captata. L’investimento per Fassa Bortolo potrebbe essere di 2 milioni di euro, spalmati in 20 anni con un mutuo, che sono nulla rispetto all’incremento di fatturato grazie al nuovo impianto, pari a 70 milioni di euro l’anno.
Poi un investimento in impianti fotovoltaici sulle strutture di enti no-profit che porterebbe una riduzione di 5.700 tonnellate della CO2, con effetti positivi sulla salubrità dell’aria. Un impegno per Fassa Bortolo di 700.000 euro che genererebbe risparmi per 4 milioni di euro e contributi alle famiglie povere per 2 milioni di euro. Questo grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Qualcuno si chiederà perché l’azienda dovrebbe investire denari per impianti non suoi. La risposta è semplice: quanto denaro non ha incassato Fassa Bortolo negli anni che è durato il contenzioso legale? Sicuramente più di 2,7 milioni di euro che potrebbe investire, visto che il mancato fatturato annuo è di circa 70 milioni l’anno.
Le aspettative degli azionisti di Fassa Bortolo
C’è da supporre che gli azionisti di Fassa Bortolo preferiscono un dividendo impercettibilmente minore che un dividendo zero. Il valore delle azioni aumenta, migliora l’immagine e si riduce il tasso di finanziamento grazie alla riduzione del ESG Risk.
Tirate le somme sembra conveniente investire nella sostenibilità!