A seguito delle recenti linee guida della Commissione UE volte a semplificare la CSRD, l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) sta intervenendo in proposito. Questo organismo sta preparando una revisione importante degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), puntando a una riduzione complessiva del 66% dei datapoints, che eliminerebbe quasi tutte le 277 disclosure volontarie e oltre la metà di quelle obbligatorie. Le principali novità includono una significativa riduzione delle politiche, azioni e obiettivi obbligatori, l’introduzione facoltativa di un riepilogo iniziale nella relazione di sostenibilità e la semplificazione della doppia materialità, individuata da EFRAG come una delle principali criticità operative. È inoltre prevista la possibilità di spostare le informazioni più tecniche in un’appendice, rendendo la relazione più leggibile. La revisione mira anche a rafforzare l’interoperabilità con gli standard ISSB (IFRS S1 e S2) per facilitare la rendicontazione integrata e ridurre le duplicazioni. Rimane invariato l’obbligo di rendicontare le emissioni Scope 3.
La proposta, che risponde al mandato della Commissione Europea di semplificare la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) nell’ambito del pacchetto Omnibus, sarà discussa dai gruppi tecnici e sottoposta a consultazione pubblica entro novembre, con adozione prevista sei mesi dopo l’entrata in vigore delle modifiche alla CSRD.
Nel frattempo, le aziende che devono predisporre la propria Relazione di Sostenibilità per l’esercizio 2025 non sono esentate dal rispetto delle scadenze stabilite. Per questo motivo, è consigliabile prepararsi già ora alla scadenza del Bilancio 2026. Diocesi sostenibili ha soluzioni pronte per soddisfare le esigenze delle imprese. Il percorso per evitare il greenwashing è ancora aperto!